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Museo Civico Archeologico di Feltre

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI FELTRE

FELTRE, BELLUNO

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MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI FELTRE
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MUSEO CIVICO FELTRE, FELTRE, BELLUNO

Per iscritti FAI riduzione per l'acquisto della museo totem card per la visita ai musei civici di Feltre

TOTEM CARD MUSEI (acquistabile tutto l’anno in alternativa alla TOTEM CARD PLUS oppure la TOTEM ANNUALE 30 € invece che 40 €) durata di tre mesi dalla data di acquisto che consente al singolo visitatore l’entrata per una sola volta nei seguenti siti: Museo civico, Galleria d’arte moderna Carlo Rizzarda, Museo Diocesano Belluno – Feltre.

  • Totem card individuale prezzo intero 9 euro, ridotto 7 euro 
  • Totem card famiglia* prezzo intero 12 euro, ridotto 10 euro 

TOTEM CARD PLUS Durata: fino al 30 settembre (con la possibilità di visitare i tre musei del centro storico fino a tutto ottobre, se l’ingresso non è già stato utilizzato prima)

Ingresso una sola volta a: Museo civico archeologico, Galleria d’arte moderna “Carlo Rizzarda”, Museo diocesano Belluno-Feltre, Torri del Castello e antiche prigioni di Palazzo Pretorio

  • Totem card plus individuale prezzo intero 11 euro, ridotto 9 euro
  • Totem card plus famiglia* prezzo intero 14 euro, ridotto 12 euro

*Per FAMIGLIA si intende un nucleo composto da almeno un genitore e un figlio minorenne (maggiorenni esclusi).

DESCRIZIONE

Il Museo Civico Archeologico è ospitato nel cinquecentesco Palazzo Villabruna, nel centro storico di Feltre, e vi invita a scoprire un patrimonio culturale ricco di storia. Il palazzo stesso, con la sua architettura che fonde elementi quattrocenteschi e cinquecenteschi, rappresenta un punto di partenza suggestivo per un viaggio nel tempo. Originariamente concepito come palazzo-fondaco veneziano, l'edificio fu ricostruito mantenendo tracce dell'antica struttura gotica, testimoniando le trasformazioni storiche della città. All'interno, il museo custodisce collezioni che spaziano dal XV al XIX secolo, con un'attenzione particolare alla pinacoteca, che include opere di artisti di spicco come Gentile Bellini e Giambattista Cima da Conegliano. Di notevole interesse è anche la raccolta di sculture lignee, che spaziano dalle opere policrome dei secoli XVI-XVIII al modello di fontana di Valentino Panciera Besarel.

La nuova sezione archeologica, inaugurata il 29 aprile 2022 al piano terra del palazzo, offre un'immersione nel passato più remoto di Feltre, svelando le testimonianze emerse dal sottosuolo.

Il museo si trova in prossimità di altri luoghi di interesse culturale, come la Galleria d’arte moderna “Carlo Rizzarda” e il Museo Diocesano Belluno-Feltre

Gallery

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MUSEO CIVICO FELTRE

FELTRE, BELLUNO

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MUSEO CIVICO FELTRE
L’istituzione del Museo civico di Feltre fu votata dal Consiglio comunale per acclamazione il 15 giugno 1903, a seguito dell’appello della nobildonna Antonietta Guarnieri Palazzo Villabruna, sede del Museo civico in una foto d'epocaDal Covolo la quale aveva donato alla città il primo nucleo di materiale eterogeneo, soprattutto dipinti, manufatti d'arte popolare, di artigianato religioso e memorie patrie . Numerosi cittadini, accogliendo l’invito del sindaco Ferruccio Bonsembiante, conferirono oggetti e documenti. La raccolta, collocata nella Sala detta del Maggior Consiglio del palladiano Palazzo della Ragione, fu inaugurata il 20 settembre dello stesso anno. Nel 1922 la collezione trovò una nuova, più ampia sede, nel cinquecentesco Palazzo Villabruna, in Via Lorenzo Luzzo, vicino a Port’Oria. L’edificio acquistato dal Comune di Feltre dai fratelli Francesco e Giacomo Villabruna, grazie a un contributo ministeriale, “aveva una rilevanza storica precisa, poiché era stato ricostruito dopo le distruzioni cambraiche (1509-1510) su preesistenze tardo gotiche” (F. Lanza) ancora visibili. Date le pessime condizioni dello stabile, furono necessari notevoli lavori di restauro curati da Alberto Alpago Novello, il quale cercò di mettere in rilievo le diverse impronte lasciate dal succedersi delle epoche, senza uniformare la struttura ad un unico stile. Nel 1924 il Museo ebbe in deposito la preziosa raccolta donata dal conte Jacopo Dei al Seminario Vescovile di Feltre. La pinacoteca si arricchì nel 1927 di due importanti opere d’arte, concesse in deposito dalla Soprintendenza alle Gallerie di Venezia: la pala di Cima da Conegliano “Madonna con il Bambino, San Vittore e San Dionisio” della Parrocchiale di Zermen, acquistata dallo Stato nel 1898, e la “Madonna con il Bambino tra San Vito e San Modesto” di Lorenzo Luzzo, trafugata nel 1910 dalla Parrocchiale di Caupo e recuperata due anni dopo.
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