È il 1938 quando, in piena era fascista, viene conclusa la realizzazione del villaggio intitolato a Costanzo Ciano. Sorto a Borgo Te, l’area era stata acquistata da un privato, Roberto Brunetti, dal quale derivò il nome di Te Brunetti. Ma presto per tutti, complice l’esclamazione di un reduce delle guerre d’Africa (‘’Ma queste sembrano proprio le capanne del Tigrai!’’) prende il nome della regione d’Etiopia.
Al Tigrai erano state costruite ‘’casette popolarissime, gaie e simpatiche’’, come segnalava la propaganda del regime, per ospitare 96 famiglie e dare una risposta al problema dei senzatetto. Per il fascismo diventa un villaggio pilota, ma dalla qualità delle prime abitazioni si scade presto a edifici scomodi e malsani. Spesso indicata e malvista dai mantovani, descritta come una zona degradata, vede formarsi una comunità ricca di personaggi, storie e sentimenti.
La mostra è curata da Mario Sassi (ragazzo del Tigrai e autore di numerosi libri, suoi sono i testi dell’esposizione) e Paolo Patria, delegato FAI.
Dal 31 maggio al 18 giugno 2025 presso l'Antica Edicola dei Giornali di Piazza Canossa (Mantova), Bene FAI.
Inaugurazione sabato 31 maggio alle ore 17:00
L'Antica Edicola dei Giornali di Piazza Canossa (Mantova) è aperta a tutti gratuitamente, senza prenotazione.
Per informazioni: prenotazioni.mantova@faigiovani.fondoambiente.it
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis