Una puntata speciale di “Visioni” ci porta nel Trentino del FAI

Una puntata speciale di “Visioni” ci porta nel Trentino del FAI

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Una puntata speciale di “Visioni” ci porta nel Trentino del FAI
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15 ottobre 2024

Andrà in onda il 23 ottobre alle 22.15 la puntata speciale di “Visioni”, il programma di approfondimento culturale di RAI 5, dedicata al FAI.

Con la voce narrante del giornalista e conduttore televisivo, nonché testimonial del FAI, Marco Carrara e molte interviste realizzate sul territorio, quest’anno protagonista sarà il Trentino Alto Adige, a cominciare dai Beni del FAI: Visioniun progetto a cura di Alessandra Greca, per la regia di Anna Tinti – porterà a scoprire il Castello di Avio – l’imponente complesso fortificato nato nel Medioevo per il controllo strategico della valle dell’Adige, che conserva importanti affreschi trecenteschi, dedicati all’amor cortese e alla guerra – e l’Aula del Simonino, inaugurata proprio quest’estate e testimone nel 1475 di un grave episodio di intolleranza religiosa.

Due luoghi diversissimi tra loro, per tipologia, epoca, collocazione, ma che ben rispecchiano la grande varietà dei Beni FAI e la possibilità di esplorare attraverso la loro visita momenti importanti della storia e della cultura artistica italiane.

I Beni del FAI in Trentino

visioni
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I Luoghi del Cuore

Ampio spazio anche a I Luoghi del Cuore: si entrerà nelle Vecchie Carceri di Trento, molto votate al censimento del FAI nel 2008 perché rischiavano la demolizione, mentre oggi sono al centro di un progetto di riqualificazione di prossimo avvio, che affiancherà a funzioni giudiziarie uno spazio aperto al pubblico, per favorire l'idea che gli edifici pubblici sono edifici di comunità, con funzioni destinate a tutti.

Si esploreranno anche Villa Angerer e il suo grande giardino ad Arco – auspicandone il recupero – e la chiesetta di San Bartolomeo a Pegaia, in val di Peio. Realizzato fuori dal centro abitato in un grande prato, l’edificio, come molte chiese di montagna, ha una facciata ornata di affreschi votivi, in corso di restauro grazie a un contributo “Luoghi del Cuore”, ottenuto grazie alla mobilitazione di tutta la comunità locale.

Si racconterà anche la vicina centrale idroelettrica di Cogolo, entrando nella sala dei generatori: costruita negli anni Venti del Novecento e ricca di decorazioni, è un esempio della cultura di un’epoca di industrializzazione, in cui anche i fabbricati produttivi venivano concepiti con una cura artistica.

Basta poco per salvare i luoghi che ami!

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